P.zza S.Francesco,11 - 20021 Bollate (MI) Tel. 02-3502767  rtrservice@tiscali.it    - Registro imprese di Milano n. 411093/1996 Anno Fondazione 1988 Ditta abilitata legge 46/90

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RTR di Della Vedova Tiziano

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Pronti per lo SWITCH OFF?

Da tempo ormai si sa che da fine giugno 2022 verrà definitivamente abbandonato l’attuale sistema di trasmissione del digitale terrestre e si passerà al DVB-T2. Questo perché alcune frequenze occupate attualmente dalla Tv (più precisamente quelle in banda 700 MHz) saranno cedute ai gestori di telecomunicazioni per il 5G: si passerà da un sistema di trasmissione Tv un po’ datato ad uno più moderno ed efficiente (dall’attuale DVB-T MPEG-2 al nuovo   DVB-T2 HEVC).Un primo step avverrà nell’autunno 2021 con un cambio di sistema da MPEG2 a MPEG4 AVC, rimanendo comunque in trasmissione DVB-T.

Per il passaggio definitivo al sistema DVB-T2 HEVC dovremmo attendere fine giugno 2022

 sempre se saranno rispettati i tempi.

Sono partiti gli incentivi differenziati per decoder e TV.

I destinatari sono i nuclei familiari di basso reddito e i contributi dovranno essere differenziati tra decoder e TV. Fra i requisiti necessari per l’ottenimento dei contributi c’è il fatto che l’apparecchio sia DVB-T2 HEVC a 10 bit: scelta corretta, visto che c’è il rischio, soprattutto tra i decoder, che arrivino prodotti non in grado di gestire segnali a 10 bit.

I decoder, inoltre, per poter essere eleggibili per i contributi dovranno disporre anche dell’uscita Scart.

Si tratta di una scelta corretta: i TV non compatibili con MPEG4 sono non HD e quindi non dispongono di presa HDMI. Un decoder senza scart non sarebbe utilizzabile con questi TV e quindi non eviterebbe al vecchio TV pur funzionante di finire in discarica. Trattandosi di decoder DVB-T2 HEVC, sono molti i modelli disponibili con la sola uscita HDMI, apparecchi che ovviamente non possono avere un vero ruolo nella gestione del passaggio a MPEG4, quindi fate molta attenzione quando acquistate un nuovo decoder !!!!!!!!!!!!

Italia divisa in 4 Aree

Le Aree:

Il Mise, come previsto dalla legge 27 dicembre 2017 n. 205 e secondo quanto richiesto dalla decisione europea del 2017/n. 899, ha suddiviso il territorio nazionale in quattro aree geografiche per il rilascio delle frequenze in banda 700 MHz da parte dei broadcaster:

·       Area 1 : Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna.

·       Area 2 : Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, province di: Trento, Bolzano, Parma e Piacenza.

·       Area 3 : Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna tranne le province di Parma e Piacenza, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Province di Cosenza e Crotone.

·       Area 4 : Sicilia, province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro.

Bisogna ADEGUARE GLI IMPIANTI di antenna?

Negli edifici residenziali e, più in generale, per tutti gli impianti canalizzati, ci sarà anche la necessità di aggiornare l’antenna centralizzata per filtrare correttamente i canali attivi e che saranno diversi da quelli precedenti. Il caso del 2016, che nell’estate ha coinvolto La7, è emblematico: un cambio di frequenze ha portato praticamente all’oscuramento generalizzato del canale in parecchi impianti condominiali, con il conseguente intervento di riconfigurazione da parte dell’antennista.

Tra due anni sarà peggio: cambieranno tutti i canali, ma non insieme. Meglio prenotare per tempo l’antennista e prepararsi a infuocate assemblee condominiali.

Bisogna CAMBIARE TV?

Chi possiede un televisore acquistato qualche anno fa oppure un decoder DTT HD, entrambi anche solo in DVB-T, con i quali già vede i canali HD come Rai 1 HD (LCN 501), Canale 5 HD (505) e La7 HD (507) non dovrà fare nulla. Gli basterà attendere lo switch-off definitivo del 2022 e, solo in quel momento, acquistare un nuovo apparecchio se quello precedente non supporta il codec HEVC.Chi, invece, possiede un vecchio Tv senza MPEG-4 HD o un decoder DTT SD MPEG-2 dovrà subito acquistare un nuovo apparecchio compatibile MPEG-4 ma senza doverlo cambiare dopo 2 anni visto che tutti i modelli di Tv e decoder in commercio sono già predisposti per il DVB-T2 HEVC.Gli spostamenti di frequenza che verranno progressivamente attivati nelle quattro macro-regioni costringeranno i telespettatori anche a una o più risintonizzazioni.

La legge sancisce che tutti i tv in vendita dal 1° gennaio 2017 

devono disporre di un sintonizzatore DVB-T2 con HEVC

Ad ogni modo non arrivate all’ultimo, fate controllare il vostro impianto, poiché ci saranno sicuramente degli aggiornamenti da fare e rischiate di non vedere più il vostro canale preferito. Contattateci o scriveteci per un preventivo gratuito!

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